Diventa donatore

Chi può donare - filmato informativo

Chi può donare

Condizioni di base per il donatore:


Età: compresa tra 18 anni e i 65 anni (per candidarsi a diventare donatori di sangue intero) , 70 anni (età massima per proseguire l'attività di donazione per i donatori periodici, previa valutazione clinica del donatore, a giudizio del Medico Trasfusionista).

Peso: Più di 50 Kg.

Pulsazioni: comprese tra 50-100 battiti/min (anche con frequenza inferiore per chi pratica attività sportive).

Pressione arteriosa: Sistolica o massima <= 180 mm. di mercurio, Diastolica o minima <= 100 mm. di mercurio.

Stato di salute: Buono.

Stile di vita: Nessun comportamento a rischio.

Auto esclusione:

è doveroso autoescludersi per chi abbia nella storia personale:

  • assunzione di droghe

  • alcolismo

  • rapporti sessuali ad alto rischio di trasmissione di malattie infettive (es. occasionali, promiscui, ecc.)

  • epatite o ittero

  • malattie veneree

  • positività per il test della sifilide (TPHA o VDRL)

  • positività per il test AIDS (anti-HIV 1)

  • positività per il test dell'epatite B (HBsAg)

  • positività per il test dell'epatite C (anti-HCV)

  • rapporti sessuali con persone nelle condizioni incluse nell'elenco 

L'intervallo minimo tra una donazione di sangue intero e l'altra è di 90 giorni.

La frequenza annua delle donazioni non deve essere superiore a 4 volte l'anno per gli uomini e 2 volte l'anno per le donne.

 

Come donare

Chi intende diventare donatore di sangue può recarsi presso il centro trasfusionale, dell'ospedale "Carlo Urbani" sito in via Aldo Moro 25 (al 3° livello, a destra) e compilare la domanda di iscrizione all'AVIS.

Colloquio con il medico

Il colloquio aiuterà a stabilire l'idoneità e ad individuare quale tipo di donazione è più indicata: sangue intero o aferesi.
Dopo la visita medica verrà effettuato il prelievo del sangue necessario per eseguire gli esami di laboratorio prescritti per accertare l'idoneità al dono.

Accertata l'idoneità il nuovo donatore verrà invitato ad effettuare la prima donazione.

Valutazione clinica e firma del modulo di accettazione e consenso alla donazione.

Ad ogni donazione il medico per prima cosa effettuerà una valutazione clinica del donatore (battito cardiaco, pressione arteriosa, emoglobina), quindi l'intervista per l'accertamento di eventuali situazioni che rendano la donazione controindicata tanto per la sicurezza del donatore che per quella del ricevente (tra cui i comportamenti a rischio intercorsi dall'ultima donazione) e richiederà al donatore la firma del consenso alla donazione.

Il mattino del prelievo è preferibile essere a digiuno o aver fatto una colazione leggera a base di frutta fresca o spremute, thè o caffè poco zuccherati, pane non condito o altri carboidrati semplici. Le donne che hanno in corso la terapia anticoncezionale non devono sospenderne l'assunzione quotidiana.

Il prelievo

Il prelievo di sangue intero è assolutamente innocuo per il donatore e ha una durata di circa 5-8 minuti. Il volume massimo di sangue prelevato, stabilito per legge, è uguale a 450 centimetri cubici +/- 10%.

Dopo il prelievo

Dopo il prelievo viene offerto un ristoro per reintegrare i liquidi e migliorare il comfort post donazione.

Ai lavoratori dipendenti viene riconosciuta per legge una giornata di riposo retribuita.

Esami obbligatori ad ogni donazione e controlli periodici

Ad ogni donazione il donatore e il sangue prelevato vengono sottoposti ai seguenti esami:

  • esame emocromocitometrico completo

  • transaminasi ALT con metodo ottimizzato

  • sierodiagnosi per la Lue

  • HIVAb 1-2 (per l'AIDS)

  • HBsAg (per l'epatite B)

  • HCVAb e costituenti virali (per l'epatite C)

  • Conferma del gruppo sanguigno (AB0) e del fattore Rh

  • Alla prima donazione vengono determinati: ABO, Fenotipo RH completo, Kell, ricerca anticorpi irregolari Anti-eritrociti 

L'intervallo di tempo tra una donazione e l'altra

L'intervallo minimo tra una donazione di sangue intero e l'altra è di 90 giorni.
Di norma, quindi, gli uomini possono donare sangue intero 4 volte l'anno, mentre le donne 2 volte l'anno.
Le donne non possono donare sangue durante le mestruazioni o la gravidanza, e per un anno dopo il parto.

Tipi di donazioni

Esistono due diverse modalità di donazione nell’Azienda Sanitaria n. 5 di Jesi, presso il Centro Trasfusionale del Presidio Ospedaliero dell'Ospedale Carlo Urbani (3° livello a destra) e presso i quattro Punti di Prelievo territoriali, nel Presidio Ospedaliero di Cingoli e nelle RSA di CupramontanaFilottrano e Montecarotto.


Presso il centro trasfusionale e presso le unità di raccolta periferiche è possibile effettuare la donazione di sangue intero: in un'unica sacca di sangue donata vengono raccolte tutte le componenti del sangue, vale a dire plasma, globuli rossi, globuli bianchi e piastrine. Questo tipo di donazione viene effettuata con o senza appuntamento.

Presso il centro trasfusionale è poi attiva la donazione in aferesi di plasma o dei singoli componenti (plasma, piastrine, globuli rossi) o più componenti del sangue (plasma-piastrine, plasma-globuli rossi).

La procedura di aferesi consente di rimuovere selettivamente dal sangue del donatore una quantità del componente in oggetto molto superiore a quella che si ottiene dal frazionamento di una singola sacca di sangue intero. Questo tipo di donazione viene effettuata solo su appuntamento.

Criteri di esclusione

CRITERI DI ESCLUSIONE TEMPORANEA
 

INTERVENTI CHIRURGICI ED ESAMI ENDOSCOPICI

Diatermocoagulazione, laserterapia anche refrattiva: 48-72 ore (per rischio batteriemico)

Cure odontoiatriche,estrazione, devitalizzazione, igiene dentale: 1 settimana

Impianti dentali: 1 mese

Innesto di tessuto osseo autologo o omologo: 4 mesi

Intervento chirurgico ambulatoriale o in day-surgery: 1 mese

Intervento chirurgico maggiore o eseguito in endoscopia/laparoscopia: 4 mesi (compatibilmente con la malattia di base che rappresenta criterio prevalente)

Esame endoscopico con strumenti flessibili (gastroscopia, retto colonscopia, artroscopia, cistoscopia, isteroscopia): 4 mesi

GRAVIDANZA

Parto: 6 mesi dal parto, dopo interruzione dell’allattamento al seno

Interruzione di gravidanza: 6 mesi

RISCHIO DI INFEZIONI TRASMISSIBILI CON IL SANGUE

Rapporti sessuali occasionali a rischio di trasmissione di infezioni: 4 mesi dall’ultima esposizione a rischio

Rapporti sessuali con persone infette da HBV, HCV, HIV: 4 mesi dall’ultima esposizione a rischio

Convivenza con soggetto positivo per HBsAg e/o HCV: 4 mesi dall’ultima esposizione(si applica anche se il donatore è vaccinato per HBV)

Tatuaggi o body piercing: 4 mesi dall’ultima esposizione a rischio

Agopuntura, mesoterapia: 4 mesi se non eseguita da Medici con aghi usa e getta

Spruzzo delle mucose con sangue o lesioni da ago: 4 mesi dall’ultima esposizione a rischio

Trasfusione di emocomponenti o somministrazione di emoderivati: 4 mesi dall’ultima esposizione a rischio

Trapianto di tessuti o cellule di origine umana: 4 mesi dall’ultima esposizione a rischio (compatibilmente con la malattia di base)

ALLERGIE

Allergia a farmaci: sospensione temporanea se non in forma grave

Rinite, rinocongiuntivite: rinvio nel periodo sintomatico

Immunoterapia specifica (vaccino desensibilizzante): 72 ore dalla iniezione

VACCINAZIONI

Tetano, tifo, paratifo, colera, influenza, pertosse, difterite, poliomelite(sottocute), peste, febbre montagne rocciose: 48 ore soggetto asintomatico

Poliomelite(orale), TBC(BCG), febbre gialla, morbillo, parotite, rosolia, papilloma virus non ricombinante: 4 settimane

Epatite A, papilloma virus ricombinante: 48 ore se asintomatico e non vi è stata esposizione

Epatite B: 7 giorni

Encefalite da zecche: nessuna esclusione

Rabbia: 48 ore se asintomatico, 1 anno dopo esposizione (morso)

MALATTIE INFETTIVE

Malattia virale acuta: 2 settimane dalla data di guarigione clinica

Febbre >38°C, malattie virali, influenza, gastroenteriti virali: 2 settimane dopo la cessazione dei sintomi

Contatto con persone affette da malattie esantematiche e virali: 1 mese

Herpes simplex: rinvio fino a guarigione

Situazioni epidermologiche particolari(focolai malattie infettive): esclusione conforme alla situazione epidermologica e alle direttive emanate dal Centro Nazionale Sangue (CNS)

Virus del Nilo occidentale (WNV): 28 giorni dal rientro da zone con focolai epidermici in atto, 28 giorni dal rientro da Stati Uniti e Canada (valevole per tutto l’anno), 4 mesi dalla completa guarigione in caso di infezione

Glomerulonefrite acuta: 5 anni dalla data di guarigione clinica

Brucellosi: 2 anni dalla data di guarigione clinica

Osteomielite: 2 anni dalla data di guarigione clinica

Febbre Q: 2 anni dalla data di guarigione clinica

Tubercolosi: 2 anni dalla data di guarigione clinica

Febbre reumatica: 2 anni dalla data di guarigione clinica senza cardiopatia

Herpes zoster, toxoplasmosi, mononucleosi infettiva: 6 mesi dalla data di guarigione clinica 

Malattia di Lyme: 12 mesi 

VIAGGI

Viaggi in paesi extraeuropei a rischio di mal. Trasmissibili con alimenti, acqua, insetti o animali: 1 mese dal rientro

Viaggi in zone di endemia per malattie tropicali: 6 mesi dal rientro 

MALARIA (solo per la donazione di Globuli Rossi e plasma per uso clinico. La donazione di plasma per uso industriale è ammessa)

Soggetti che hanno vissuto per un periodo di 6 mesi o più (continuativi) in zona endemica: sospensione per almeno 6 mesi dall’ultimo soggiorno di qualsiasi durata; poi possono essere accettati se risulta negativo un test per la ricerca di anticorpi anti-malarici. Se il test risulta reattivo, il donatore è sospeso per 3 anni; successivamente può essere accettato, se il test diventa negativo.

Soggetti che hanno sofferto di malaria o episodi febbrili non diagnosticati compatibili con la diagnosi di malaria, durante un soggiorno o nei 6 mesi successivi al rientro: sospensione per almeno 6 mesi dalla cessazione dei sintomi e dalla sospensione della terapia; poi possono essere accettati se risulta negativo il test per la ricerca di anticorpi anti-malarici. Se il test risulta reattivo, il donatore è sospeso per 3 anni; successivamente può essere accettato se il test risulta negativo.

Tutti gli altri soggetti che hanno visitato un’area ad endemia malarica e che non hanno sofferto di episodi febbrili o di un’altra sintomatologia compatibile con la diagnosi di malaria durante il soggiorno o nei 6 mesi successivi al rientro:possono essere accettati se sono passati almeno 6 mesi dall’ultima visita in un’area ad endemia malarica, e se risultano negativi a un test per la ricerca di anticorpi anti-malarici; se il test risulta reattivo, il donatore è sospeso per 3 anni; successivamente può essere accettato se il test risulta negativo. Se il test non viene effettuato, il soggetto può donare se sono passati almeno 12 mesi dall’ultima visita in un’area ad endemia malarica 

SOSTANZE STUPEFACENTI

Assunzione di droghe per via parenterale (IV o IM): esclusione definitiva (anche se una sola volta in passato)

Tossicodipendenza da droghe (eroina, cocaina, anfetamine, ecstasy, sostanze allucinogene) per os o per inalazione: esclusione permanente

Pregressa assunzione occasionale e sporadica di droghe (eroina, cocaina, anfetamine, ecstasy, sostanze allucinogene) per os o per inalazione: dopo interruzione definitiva, sospensione di almeno 4 mesi dall’ultima assunzione. Valutazione dell’idoneità prima della riammissione

Assunzione occasionale e sporadica di Cannabis (“spinelli”): ammissione se, a giudizio del Medico, non ci sono comportamenti a rischio associati 

FARMACI

Anabolizzanti: esclusione

Anoressizzanti: sospensione temporanea di un mese dalla fine del trattamento

Aspirina e Anti-infiammatori non steroidei (FANS) assunti saltuariamente: si possono donare piastrine in aferesi se sono passati 5 giorni (10 per l’aspirina). In caso di donazione di sangue intero, il buffy coat deve essere eliminato.

Aspirina e Anti-infiammatori non steroidei (FANS) assunti in modo continuativo: esclusione permanente,  in relazione alla malattia di base

Antiaggreganti piastrinici: esclusione definitiva

Antibiotici, Anti-malarici e antimicotici per os o via parenterale: sospensione temporanea per almeno 15 giorni

Antibiotici e antimicotici per uso topico: nessuna sospensione, purchè le lesioni non si trovino nella sede della venipuntura

Anti-depressivi: esclusione temporanea e riammissione dopo guarigione e fine della terapia

Anti-ipertensivi: idoneità. Non devono essere assunti prima della donazione

Anti-istaminici: nessuna sospensione, ma plasma per frazionamento industriale

Clomifene (come terapia dell’infertilità femminile): sospensione di 2 mesi dalla fine della terapia

Corticosteroidi: uso topico nessuna sospensione. Per via orale o sistemica sospensione di 3 settimane o esclusione permanente a seconda della patologia di base

Estroprogestinici: nessuna sospensione, ma plasma per frazionamento industriale

Eutirox: nessuna sospensione (compatibilmente con la patologia diagnosticata)

Farmaci per ipertrofia prostatica: nessuna sospensione

Finasteride e dutasteride: sospensione di 2 mesi dalla fine della terapia

Ipoglicemizzanti orali: nessuna sospensione (non vanno assunti prima della donazione)

Insulina: esclusione definitiva

Neotigason (acitretina:retinoide per psoriasi): sospensione di 2 anni dalla fine della terapia

Roaccutan (isotretinoina:retinoide per acne): sospensione di 2 mesi dalla fine della terapia

Sedativi (ansiolitici e ipnotici): sospensione a giudizio del medico, in relazione alla patologia di base

Tamoxifene (usato per ginecomastia): sospensione di 2 mesi dalla fine della terapia

Tapazole (metimazolo:anti-tiroideo): esclusione definitiva

Tranquillanti maggiori (neurolettici, anti-psicotici): esclusione permanente

Vasodilatatori arteriosi: esclusione definitiva

Viagra: sospensione di 72 ore 

CRITERI DI ESCLUSIONE PERMANENTE

Alcolismo cronico: esclusione permanente

Anafilassi (shock anafilattico, edema della glottide): esclusione permanente

Patologie autoimmuni: esclusione permanente eccetto Tiroide di Hashimoto (mono-organo) e malattia celiaca in remissione completa con dieta priva di glutine

Comportamento sessuale ad alto rischio di contrarre infezioni trasmissibili col sangue: esclusione permanente

Uso di steroidi e/o ormoni a scopo di culturismo fisico: esclusione permanente

Malattie cardiovascolari: ad eccezione di malattie congenite completamente corrette

Malattie organiche del sistema nervoso centrale: esclusione permanente

Epilessia: esclusione permanente (eccetto convulsioni febbrili infantili). Eventuale riammissione se trascorsi 3 anni dall’ultima terapia anticonvulsiva senza ricadute

Neoplasie o malattie maligne, inclusa MGUS: eccetto carcinoma in situ con guarigione completa (basocellulare e della cervice uterina)

Diabete mellito: se in trattamento con insulina

Patologie gastrointestinali epatiche, urogenitali, ematologiche, immunologiche, renali, metaboliche o respiratorie: esclusione permanente in caso di patologie in forma attiva, cronica, recidivante o che abbiano causato permanenti danni d’organo

Epatite C: esclusione permanente

Epatite B: esclusione permanente (eccetto persone vaccinate)

HIV 1-2: esclusione permanente

Riceventi di trapianti di organo compresa cornea e dura madre: esclusione permanente

Babesiosi, lebbra, leishmaniosi viscerale, tripanosoma cruzii: esclusione permanente

Sifilide contratta dal donatore o dal partner sessuale: esclusione permanente

Encefalopatia spongiforme trasmissibile (TSE): esclusione permanente

Pazienti curati con estratti di ghiandola pituitaria umana: esclusione permanente

Soggetti che hanno soggiornato per più di 6 mesi continuativi nel Regno Unito dal 1980 al 1996: esclusione permanente

Soggetti trasfusi nel Regno Unito dopo il 1980: esclusione permanente

Ipertensione arteriosa con danno d’organo secondario (retinopatia, vascolopatia periferica, ipertrofia ventricolare sin.): esclusione permanente (Idoneità se ben controllata dalla terapia e in assenza di danno d’organo secondario)

Covid: aggiornamento dei criteri di sospensione

In una circolare diramata lo scorso 31 dicembre, il Ministero della Salute ha specificato i nuovi criteri di isolamento per le persone risultate positive ad un test diagnostico molecolare o antigenico per SARS-CoV-2.

- Per i soggetti asintomatici da almeno 2 giorni l’isolamento potrà terminare dopo 5 giorni dal primo test positivo o dalla comparsa dei sintomi, a prescindere dall’effettuazione del test antigenico o molecolare;

- Per i casi asintomatici l’isolamento potrà terminare anche prima dei 5 giorni qualora un test antigenico o molecolare effettuato presso struttura sanitaria/farmacia risulti negativo.

Contatti stretti

A coloro che abbiano avuto contatti stretti con soggetti confermati positivi al SARS-CoV-2 è applicato il regime dell’autosorveglianza, durante il quale è obbligatorio di indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo FFP2, al chiuso o in presenza di assembramenti, fino al quinto giorno successivo alla data dell’ultimo contatto stretto.

Se durante il periodo di autosorveglianza si manifestano sintomi suggestivi di possibile infezione da Sars-Cov-2, è raccomandata l’esecuzione immediata di un test antigenico o molecolare per la rilevazione di SARS-CoV-2.

Le disposizioni del CNS

Come riportato dal Centro Nazionale Sangue nella circolare disponibile a questo link, per poter accedere alla donazione sarà, quindi, necessario aver assolto a tali misure.

Lo stesso Centro Nazionale Sangue, nelle Linee di indirizzo nazionali per la sicurezza della donazione diramate nei giorni scorsi, ha ribadito la necessità di mantenere la chiamata-convocazione programmata dei donatori al fine di regolare gli accessi nelle strutture di raccolta.

In conformità all’ordinanza ministeriale del 31/10/2022 (la cui proroga al 30 aprile è stata appena pubblicata in Gazzetta Ufficiale), il Centro Nazionale Sangue raccomanda, inoltre, di mantenere l’obbligo di utilizzo dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie.

Altri link e documenti utili

- sezione del sito di AVIS Nazionale contenente tutti gli aggiornamenti sulle norme da seguire per poter donare durante la pandemia

- Aggiornamento della Circolare del Ministero della Salute sugli “Interventi in atto per la gestione della circolazione del SARS-CoV-2 nella stagione invernale 2022-2023”

- versione aggiornata dell’infografica che illustra il percorso per la sicurezza della donazione nelle sedi di raccolta.

Sicurezza e test

Per ogni unità raccolta, sia essa di sangue intero, plasma o piastrine o altri emocomponenti, vengono effettuati accertamenti di laboratorio, atti a valutarne l'idoneità a essere trasfusa, e precisamente:
- Emocromo completo per lo studio di globuli rossi, globuli bianchi e piastrine
- Transaminasi ALT (per lo studio del fegato)
- Sierodiagnosi per la lue o sifilide
- HIV Ab 1-2 (per l'AIDS)
- HBs Ag (per l'epatite B)
- HCV Ab e ricerca di costituenti virali dell'HCV (per l'epatite C)
- Controlli e determinazione del gruppo sanguigno e del fattore Rh


Secondo le normative vigenti in campo trasfusionale infatti, nessuna unità può essere distribuita se non è stata prima testata per le evidenziabili malattie virali a oggi trasmissibili. Il donatore periodico, oltre agli esami sopra riportati, ogni anno deve essere sottoposto ai seguenti esami: creatininemia, glicemia, proteinemia, sideremia, colesterolemia, trigliceridemia, ferritinemia.


Oggi la sicurezza trasfusionale si basa su:
- ricorso a donatori periodici e consapevoli
- esecuzione dei test disponibili per la rilevazione dei principali agenti infettivi trasmissibili
- buon uso del sangue


Autoesclusione dalla donazione
Fermo restando i controlli effettuati su ciascuna unità prelevata e l'aiuto del medico trasfusionista, vincolato dal segreto professionale, a chiarire e valutare le specifiche situazioni, è doveroso autoescludersi per chi abbia nella storia personale:
- assunzione di droghe
- rapporti sessuali ad alto rischio di malattie infettive trasmissibili (ad es. rapporti occasionali, a pagamento, con persone sconosciute, promiscui)
- epatite o ittero
- malattie veneree
- positività per il test della sifilide (TPHA o VDRL)
- positività per il test AIDS (anti-HIV 1)
- positività per il test dell'epatite B (HBsAg)
- positività per il test dell'epatite C (anti-HCV)
- rapporti sessuali con persone nelle condizioni incluse nell'elenco

L'autoesclusione dalla donazione avviene senza dover dare spiegazioni a nessuno.

Cordone ombellicale

Si è scoperto che nel corpo umano sono presenti cellule indifferenziate, capaci di auto-rinnovarsi, proliferare, differenziarsi in diversi tipi di cellule mature e ricostituire tessuti irreparabilmente danneggiati; nel midollo osseo, nel sangue che circola nell'organismo e nel sangue presente nel cordone ombelicale sono presenti cellule staminali emopoietiche - cellule che danno vita alle cellule del sangue - e quindi, dicendolo in maniera grossolana, possiamo ricreare il sangue se ne avessimo bisogno.

Come il trapianto di midollo osseo, il sangue di cordone ombelicale viene utilizzato in patologie potenzialmente curabili con il trapianto emopoietico, malattie tumorali come leucemie, linfomi e non tumorali come gravi forme di anemie, ad esempio la talassemia e l'aplasia midollare, e, ancora, deficit immunitari ed errori congeniti del metabolismo cellulare (deficit enzimatici).

Come si Dona

Il sangue di cordone ombelicale viene donato in base a criteri di idoneità molto restrittivi per evitare la trasmissione di eventuali malattie al ricevente, generalmente di tipo genetico e/o infettivologico; il personale medico e ostretico valuterà l'idoneità alla donazione mediante un colloquio assolutamente riservato per valutare eventuali condizioni patologiche e/o comportamentali di non idoneità.

La raccolta del sangue di cordone ombelicale è tacnicamente semplice e assolutamente indoloresicura e non invasiva né per la mamma, né per il neonato.

Non sono mai stati registrati incidenti né per la madre né per il neonato durante una raccolta.

Informati anche tu presso il Centro trasfusionale dell'Ospedale di Jesi o chiamando lo 0731534237 (dalle 9.00 alle 13.00).

L'AVIS regionale Marche ringrazia Giovanna Trillini (socia AVIS), campionessa nella scherma e campionessa nella vita, che ha voluto donare il sangue di cordone ombellicale del suo secondogenito e soprattutto ha voluto affiancare l'AVIS marchigiana nella diffusione della cultura della donazione e della sensibilità.

La campionessa invita tutte le future mamme a fare un gesto di alta umanità donando il sangue da cordone ombellicale che normalmente viene mandato all'incenerimento e che invece può essere un tesoro di vita.

Benemerenze

Diploma con benemerenza in rame

Dopo 3 anni di iscrizione all'AVIS e la effettuazione di almeno 6 donazioni , oppure al compimento di 8 donazioni 

Diploma con benemerenza in argento

Dopo 5 anni di iscrizione all'AVIS e la effettuazione di almeno 12 donazioni , oppure al compimento di 16 donazioni 

Diploma con benemerenza in argento

Dopo 10 anni di iscrizione all'AVIS e la effettuazione di almeno 24 donazioni , oppure al compimento di 36 donazioni 

Diploma con benemerenza in oro

Dopo 20 anni di iscrizione all'AVIS e la effettuazione di almeno 40 donazioni , oppure al compimento di 50 donazioni 

Diploma con benemerenza in oro con rubino

Dopo 30 anni di iscrizione all'AVIS e la effettuazione di almeno 60 donazioni , oppure al compimento di 75 donazioni 

Diploma con benemerenza in oro con smeraldo

Dopo 40 anni di iscrizione all'AVIS e la effettuazione di almeno 80 donazioni , oppure al compimento di 100 donazioni 

Diploma con benemerenza in oro con diamante

Esclusivamente per quei donatori che cessano l'attività donazionale per raggiunti limiti di età (65 anni) o per motivi di salute, e che abbiano effettuato almeno 120 donazioni.