Età: compresa tra 18 anni e i 65 anni (per candidarsi a diventare donatori di sangue intero) , 70 anni (età massima per proseguire l'attività di donazione per i donatori periodici, previa valutazione clinica del donatore, a giudizio del Medico Trasfusionista).
Peso: Più di 50 Kg.
Pulsazioni: comprese tra 50-100 battiti/min (anche con frequenza inferiore per chi pratica attività sportive).
Pressione arteriosa: Sistolica o massima <= 180 mm. di mercurio, Diastolica o minima <= 100 mm. di mercurio.
Stato di salute: Buono.
Stile di vita: Nessun comportamento a rischio.
Auto esclusione:
è doveroso autoescludersi per chi abbia nella storia personale:
assunzione di droghe
alcolismo
rapporti sessuali ad alto rischio di trasmissione di malattie infettive (es. occasionali, promiscui, ecc.)
epatite o ittero
malattie veneree
positività per il test della sifilide (TPHA o VDRL)
positività per il test AIDS (anti-HIV 1)
positività per il test dell'epatite B (HBsAg)
positività per il test dell'epatite C (anti-HCV)
rapporti sessuali con persone nelle condizioni incluse nell'elenco
L'intervallo minimo tra una donazione di sangue intero e l'altra è di 90 giorni.
La frequenza annua delle donazioni non deve essere superiore a 4 volte l'anno per gli uomini e 2 volte l'anno per le donne.
Chi intende diventare donatore di sangue può recarsi presso il centro trasfusionale, dell'ospedale "Carlo Urbani" sito in via Aldo Moro 25 (al 3° livello, a destra) e compilare la domanda di iscrizione all'AVIS.
Colloquio con il medico
Il colloquio aiuterà a stabilire l'idoneità e ad individuare quale tipo di donazione è più indicata: sangue intero o aferesi.
Dopo la visita medica verrà effettuato il prelievo del sangue necessario per eseguire gli esami di laboratorio prescritti per accertare l'idoneità al dono.
Accertata l'idoneità il nuovo donatore verrà invitato ad effettuare la prima donazione.
Valutazione clinica e firma del modulo di accettazione e consenso alla donazione.
Ad ogni donazione il medico per prima cosa effettuerà una valutazione clinica del donatore (battito cardiaco, pressione arteriosa, emoglobina), quindi l'intervista per l'accertamento di eventuali situazioni che rendano la donazione controindicata tanto per la sicurezza del donatore che per quella del ricevente (tra cui i comportamenti a rischio intercorsi dall'ultima donazione) e richiederà al donatore la firma del consenso alla donazione.
Il mattino del prelievo è preferibile essere a digiuno o aver fatto una colazione leggera a base di frutta fresca o spremute, thè o caffè poco zuccherati, pane non condito o altri carboidrati semplici. Le donne che hanno in corso la terapia anticoncezionale non devono sospenderne l'assunzione quotidiana.
Il prelievo
Il prelievo di sangue intero è assolutamente innocuo per il donatore e ha una durata di circa 5-8 minuti. Il volume massimo di sangue prelevato, stabilito per legge, è uguale a 450 centimetri cubici +/- 10%.
Dopo il prelievo
Dopo il prelievo viene offerto un ristoro per reintegrare i liquidi e migliorare il comfort post donazione.
Ai lavoratori dipendenti viene riconosciuta per legge una giornata di riposo retribuita.
Esami obbligatori ad ogni donazione e controlli periodici
Ad ogni donazione il donatore e il sangue prelevato vengono sottoposti ai seguenti esami:
esame emocromocitometrico completo
transaminasi ALT con metodo ottimizzato
sierodiagnosi per la Lue
HIVAb 1-2 (per l'AIDS)
HBsAg (per l'epatite B)
HCVAb e costituenti virali (per l'epatite C)
Conferma del gruppo sanguigno (AB0) e del fattore Rh
Alla prima donazione vengono determinati: ABO, Fenotipo RH completo, Kell, ricerca anticorpi irregolari Anti-eritrociti
L'intervallo di tempo tra una donazione e l'altra
L'intervallo minimo tra una donazione di sangue intero e l'altra è di 90 giorni.
Di norma, quindi, gli uomini possono donare sangue intero 4 volte l'anno, mentre le donne 2 volte l'anno.
Le donne non possono donare sangue durante le mestruazioni o la gravidanza, e per un anno dopo il parto.
Esistono due diverse modalità di donazione nell’Azienda Sanitaria n. 5 di Jesi, presso il Centro Trasfusionale del Presidio Ospedaliero dell'Ospedale Carlo Urbani (3° livello a destra) e presso i quattro Punti di Prelievo territoriali, nel Presidio Ospedaliero di Cingoli e nelle RSA di Cupramontana, Filottrano e Montecarotto.
Presso il centro trasfusionale e presso le unità di raccolta periferiche è possibile effettuare la donazione di sangue intero: in un'unica sacca di sangue donata vengono raccolte tutte le componenti del sangue, vale a dire plasma, globuli rossi, globuli bianchi e piastrine. Questo tipo di donazione viene effettuata con o senza appuntamento.
Presso il centro trasfusionale è poi attiva la donazione in aferesi di plasma o dei singoli componenti (plasma, piastrine, globuli rossi) o più componenti del sangue (plasma-piastrine, plasma-globuli rossi).
La procedura di aferesi consente di rimuovere selettivamente dal sangue del donatore una quantità del componente in oggetto molto superiore a quella che si ottiene dal frazionamento di una singola sacca di sangue intero. Questo tipo di donazione viene effettuata solo su appuntamento.
INTERVENTI CHIRURGICI ED ESAMI ENDOSCOPICI
Diatermocoagulazione, laserterapia anche refrattiva: 48-72 ore (per rischio batteriemico)
Cure odontoiatriche,estrazione, devitalizzazione, igiene dentale: 1 settimana
Impianti dentali: 1 mese
Innesto di tessuto osseo autologo o omologo: 4 mesi
Intervento chirurgico ambulatoriale o in day-surgery: 1 mese
Intervento chirurgico maggiore o eseguito in endoscopia/laparoscopia: 4 mesi (compatibilmente con la malattia di base che rappresenta criterio prevalente)
Esame endoscopico con strumenti flessibili (gastroscopia, retto colonscopia, artroscopia, cistoscopia, isteroscopia): 4 mesi
GRAVIDANZA
Parto: 6 mesi dal parto, dopo interruzione dell’allattamento al seno
Interruzione di gravidanza: 6 mesi
RISCHIO DI INFEZIONI TRASMISSIBILI CON IL SANGUE
Rapporti sessuali occasionali a rischio di trasmissione di infezioni: 4 mesi dall’ultima esposizione a rischio
Rapporti sessuali con persone infette da HBV, HCV, HIV: 4 mesi dall’ultima esposizione a rischio
Convivenza con soggetto positivo per HBsAg e/o HCV: 4 mesi dall’ultima esposizione(si applica anche se il donatore è vaccinato per HBV)
Tatuaggi o body piercing: 4 mesi dall’ultima esposizione a rischio
Agopuntura, mesoterapia: 4 mesi se non eseguita da Medici con aghi usa e getta
Spruzzo delle mucose con sangue o lesioni da ago: 4 mesi dall’ultima esposizione a rischio
Trasfusione di emocomponenti o somministrazione di emoderivati: 4 mesi dall’ultima esposizione a rischio
Trapianto di tessuti o cellule di origine umana: 4 mesi dall’ultima esposizione a rischio (compatibilmente con la malattia di base)
ALLERGIE
Allergia a farmaci: sospensione temporanea se non in forma grave
Rinite, rinocongiuntivite: rinvio nel periodo sintomatico
Immunoterapia specifica (vaccino desensibilizzante): 72 ore dalla iniezione
VACCINAZIONI
Tetano, tifo, paratifo, colera, influenza, pertosse, difterite, poliomelite(sottocute), peste, febbre montagne rocciose: 48 ore soggetto asintomatico
Poliomelite(orale), TBC(BCG), febbre gialla, morbillo, parotite, rosolia, papilloma virus non ricombinante: 4 settimane
Epatite A, papilloma virus ricombinante: 48 ore se asintomatico e non vi è stata esposizione
Epatite B: 7 giorni
Encefalite da zecche: nessuna esclusione
Rabbia: 48 ore se asintomatico, 1 anno dopo esposizione (morso)
MALATTIE INFETTIVE
Malattia virale acuta: 2 settimane dalla data di guarigione clinica
Febbre >38°C, malattie virali, influenza, gastroenteriti virali: 2 settimane dopo la cessazione dei sintomi
Contatto con persone affette da malattie esantematiche e virali: 1 mese
Herpes simplex: rinvio fino a guarigione
Situazioni epidermologiche particolari(focolai malattie infettive): esclusione conforme alla situazione epidermologica e alle direttive emanate dal Centro Nazionale Sangue (CNS)
Virus del Nilo occidentale (WNV): 28 giorni dal rientro da zone con focolai epidermici in atto, 28 giorni dal rientro da Stati Uniti e Canada (valevole per tutto l’anno), 4 mesi dalla completa guarigione in caso di infezione
Glomerulonefrite acuta: 5 anni dalla data di guarigione clinica
Brucellosi: 2 anni dalla data di guarigione clinica
Osteomielite: 2 anni dalla data di guarigione clinica
Febbre Q: 2 anni dalla data di guarigione clinica
Tubercolosi: 2 anni dalla data di guarigione clinica
Febbre reumatica: 2 anni dalla data di guarigione clinica senza cardiopatia
Herpes zoster, toxoplasmosi, mononucleosi infettiva: 6 mesi dalla data di guarigione clinica
Malattia di Lyme: 12 mesi
VIAGGI
Viaggi in paesi extraeuropei a rischio di mal. Trasmissibili con alimenti, acqua, insetti o animali: 1 mese dal rientro
Viaggi in zone di endemia per malattie tropicali: 6 mesi dal rientro
MALARIA (solo per la donazione di Globuli Rossi e plasma per uso clinico. La donazione di plasma per uso industriale è ammessa)
Soggetti che hanno vissuto per un periodo di 6 mesi o più (continuativi) in zona endemica: sospensione per almeno 6 mesi dall’ultimo soggiorno di qualsiasi durata; poi possono essere accettati se risulta negativo un test per la ricerca di anticorpi anti-malarici. Se il test risulta reattivo, il donatore è sospeso per 3 anni; successivamente può essere accettato, se il test diventa negativo.
Soggetti che hanno sofferto di malaria o episodi febbrili non diagnosticati compatibili con la diagnosi di malaria, durante un soggiorno o nei 6 mesi successivi al rientro: sospensione per almeno 6 mesi dalla cessazione dei sintomi e dalla sospensione della terapia; poi possono essere accettati se risulta negativo il test per la ricerca di anticorpi anti-malarici. Se il test risulta reattivo, il donatore è sospeso per 3 anni; successivamente può essere accettato se il test risulta negativo.
Tutti gli altri soggetti che hanno visitato un’area ad endemia malarica e che non hanno sofferto di episodi febbrili o di un’altra sintomatologia compatibile con la diagnosi di malaria durante il soggiorno o nei 6 mesi successivi al rientro:possono essere accettati se sono passati almeno 6 mesi dall’ultima visita in un’area ad endemia malarica, e se risultano negativi a un test per la ricerca di anticorpi anti-malarici; se il test risulta reattivo, il donatore è sospeso per 3 anni; successivamente può essere accettato se il test risulta negativo. Se il test non viene effettuato, il soggetto può donare se sono passati almeno 12 mesi dall’ultima visita in un’area ad endemia malarica
SOSTANZE STUPEFACENTI
Assunzione di droghe per via parenterale (IV o IM): esclusione definitiva (anche se una sola volta in passato)
Tossicodipendenza da droghe (eroina, cocaina, anfetamine, ecstasy, sostanze allucinogene) per os o per inalazione: esclusione permanente
Pregressa assunzione occasionale e sporadica di droghe (eroina, cocaina, anfetamine, ecstasy, sostanze allucinogene) per os o per inalazione: dopo interruzione definitiva, sospensione di almeno 4 mesi dall’ultima assunzione. Valutazione dell’idoneità prima della riammissione
Assunzione occasionale e sporadica di Cannabis (“spinelli”): ammissione se, a giudizio del Medico, non ci sono comportamenti a rischio associati
FARMACI
Anabolizzanti: esclusione
Anoressizzanti: sospensione temporanea di un mese dalla fine del trattamento
Aspirina e Anti-infiammatori non steroidei (FANS) assunti saltuariamente: si possono donare piastrine in aferesi se sono passati 5 giorni (10 per l’aspirina). In caso di donazione di sangue intero, il buffy coat deve essere eliminato.
Aspirina e Anti-infiammatori non steroidei (FANS) assunti in modo continuativo: esclusione permanente, in relazione alla malattia di base
Antiaggreganti piastrinici: esclusione definitiva
Antibiotici, Anti-malarici e antimicotici per os o via parenterale: sospensione temporanea per almeno 15 giorni
Antibiotici e antimicotici per uso topico: nessuna sospensione, purchè le lesioni non si trovino nella sede della venipuntura
Anti-depressivi: esclusione temporanea e riammissione dopo guarigione e fine della terapia
Anti-ipertensivi: idoneità. Non devono essere assunti prima della donazione
Anti-istaminici: nessuna sospensione, ma plasma per frazionamento industriale
Clomifene (come terapia dell’infertilità femminile): sospensione di 2 mesi dalla fine della terapia
Corticosteroidi: uso topico nessuna sospensione. Per via orale o sistemica sospensione di 3 settimane o esclusione permanente a seconda della patologia di base
Estroprogestinici: nessuna sospensione, ma plasma per frazionamento industriale
Eutirox: nessuna sospensione (compatibilmente con la patologia diagnosticata)
Farmaci per ipertrofia prostatica: nessuna sospensione
Finasteride e dutasteride: sospensione di 2 mesi dalla fine della terapia
Ipoglicemizzanti orali: nessuna sospensione (non vanno assunti prima della donazione)
Insulina: esclusione definitiva
Neotigason (acitretina:retinoide per psoriasi): sospensione di 2 anni dalla fine della terapia
Roaccutan (isotretinoina:retinoide per acne): sospensione di 2 mesi dalla fine della terapia
Sedativi (ansiolitici e ipnotici): sospensione a giudizio del medico, in relazione alla patologia di base
Tamoxifene (usato per ginecomastia): sospensione di 2 mesi dalla fine della terapia
Tapazole (metimazolo:anti-tiroideo): esclusione definitiva
Tranquillanti maggiori (neurolettici, anti-psicotici): esclusione permanente
Vasodilatatori arteriosi: esclusione definitiva
Viagra: sospensione di 72 ore
Alcolismo cronico: esclusione permanente
Anafilassi (shock anafilattico, edema della glottide): esclusione permanente
Patologie autoimmuni: esclusione permanente eccetto Tiroide di Hashimoto (mono-organo) e malattia celiaca in remissione completa con dieta priva di glutine
Comportamento sessuale ad alto rischio di contrarre infezioni trasmissibili col sangue: esclusione permanente
Uso di steroidi e/o ormoni a scopo di culturismo fisico: esclusione permanente
Malattie cardiovascolari: ad eccezione di malattie congenite completamente corrette
Malattie organiche del sistema nervoso centrale: esclusione permanente
Epilessia: esclusione permanente (eccetto convulsioni febbrili infantili). Eventuale riammissione se trascorsi 3 anni dall’ultima terapia anticonvulsiva senza ricadute
Neoplasie o malattie maligne, inclusa MGUS: eccetto carcinoma in situ con guarigione completa (basocellulare e della cervice uterina)
Diabete mellito: se in trattamento con insulina
Patologie gastrointestinali epatiche, urogenitali, ematologiche, immunologiche, renali, metaboliche o respiratorie: esclusione permanente in caso di patologie in forma attiva, cronica, recidivante o che abbiano causato permanenti danni d’organo
Epatite C: esclusione permanente
Epatite B: esclusione permanente (eccetto persone vaccinate)
HIV 1-2: esclusione permanente
Riceventi di trapianti di organo compresa cornea e dura madre: esclusione permanente
Babesiosi, lebbra, leishmaniosi viscerale, tripanosoma cruzii: esclusione permanente
Sifilide contratta dal donatore o dal partner sessuale: esclusione permanente
Encefalopatia spongiforme trasmissibile (TSE): esclusione permanente
Pazienti curati con estratti di ghiandola pituitaria umana: esclusione permanente
Soggetti che hanno soggiornato per più di 6 mesi continuativi nel Regno Unito dal 1980 al 1996: esclusione permanente
Soggetti trasfusi nel Regno Unito dopo il 1980: esclusione permanente
Ipertensione arteriosa con danno d’organo secondario (retinopatia, vascolopatia periferica, ipertrofia ventricolare sin.): esclusione permanente (Idoneità se ben controllata dalla terapia e in assenza di danno d’organo secondario)
In una circolare diramata lo scorso 31 dicembre, il Ministero della Salute ha specificato i nuovi criteri di isolamento per le persone risultate positive ad un test diagnostico molecolare o antigenico per SARS-CoV-2.
- Per i soggetti asintomatici da almeno 2 giorni l’isolamento potrà terminare dopo 5 giorni dal primo test positivo o dalla comparsa dei sintomi, a prescindere dall’effettuazione del test antigenico o molecolare;
- Per i casi asintomatici l’isolamento potrà terminare anche prima dei 5 giorni qualora un test antigenico o molecolare effettuato presso struttura sanitaria/farmacia risulti negativo.
Contatti stretti
A coloro che abbiano avuto contatti stretti con soggetti confermati positivi al SARS-CoV-2 è applicato il regime dell’autosorveglianza, durante il quale è obbligatorio di indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo FFP2, al chiuso o in presenza di assembramenti, fino al quinto giorno successivo alla data dell’ultimo contatto stretto.
Se durante il periodo di autosorveglianza si manifestano sintomi suggestivi di possibile infezione da Sars-Cov-2, è raccomandata l’esecuzione immediata di un test antigenico o molecolare per la rilevazione di SARS-CoV-2.
Le disposizioni del CNS
Come riportato dal Centro Nazionale Sangue nella circolare disponibile a questo link, per poter accedere alla donazione sarà, quindi, necessario aver assolto a tali misure.
Lo stesso Centro Nazionale Sangue, nelle Linee di indirizzo nazionali per la sicurezza della donazione diramate nei giorni scorsi, ha ribadito la necessità di mantenere la chiamata-convocazione programmata dei donatori al fine di regolare gli accessi nelle strutture di raccolta.
In conformità all’ordinanza ministeriale del 31/10/2022 (la cui proroga al 30 aprile è stata appena pubblicata in Gazzetta Ufficiale), il Centro Nazionale Sangue raccomanda, inoltre, di mantenere l’obbligo di utilizzo dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie.
Altri link e documenti utili
- sezione del sito di AVIS Nazionale contenente tutti gli aggiornamenti sulle norme da seguire per poter donare durante la pandemia
- Aggiornamento della Circolare del Ministero della Salute sugli “Interventi in atto per la gestione della circolazione del SARS-CoV-2 nella stagione invernale 2022-2023”
- versione aggiornata dell’infografica che illustra il percorso per la sicurezza della donazione nelle sedi di raccolta.
Per ogni unità raccolta, sia essa di sangue intero, plasma o piastrine o altri emocomponenti, vengono effettuati accertamenti di laboratorio, atti a valutarne l'idoneità a essere trasfusa, e precisamente:
- Emocromo completo per lo studio di globuli rossi, globuli bianchi e piastrine
- Transaminasi ALT (per lo studio del fegato)
- Sierodiagnosi per la lue o sifilide
- HIV Ab 1-2 (per l'AIDS)
- HBs Ag (per l'epatite B)
- HCV Ab e ricerca di costituenti virali dell'HCV (per l'epatite C)
- Controlli e determinazione del gruppo sanguigno e del fattore Rh
Secondo le normative vigenti in campo trasfusionale infatti, nessuna unità può essere distribuita se non è stata prima testata per le evidenziabili malattie virali a oggi trasmissibili. Il donatore periodico, oltre agli esami sopra riportati, ogni anno deve essere sottoposto ai seguenti esami: creatininemia, glicemia, proteinemia, sideremia, colesterolemia, trigliceridemia, ferritinemia.
Oggi la sicurezza trasfusionale si basa su:
- ricorso a donatori periodici e consapevoli
- esecuzione dei test disponibili per la rilevazione dei principali agenti infettivi trasmissibili
- buon uso del sangue
Autoesclusione dalla donazione
Fermo restando i controlli effettuati su ciascuna unità prelevata e l'aiuto del medico trasfusionista, vincolato dal segreto professionale, a chiarire e valutare le specifiche situazioni, è doveroso autoescludersi per chi abbia nella storia personale:
- assunzione di droghe
- rapporti sessuali ad alto rischio di malattie infettive trasmissibili (ad es. rapporti occasionali, a pagamento, con persone sconosciute, promiscui)
- epatite o ittero
- malattie veneree
- positività per il test della sifilide (TPHA o VDRL)
- positività per il test AIDS (anti-HIV 1)
- positività per il test dell'epatite B (HBsAg)
- positività per il test dell'epatite C (anti-HCV)
- rapporti sessuali con persone nelle condizioni incluse nell'elenco
L'autoesclusione dalla donazione avviene senza dover dare spiegazioni a nessuno.
Si è scoperto che nel corpo umano sono presenti cellule indifferenziate, capaci di auto-rinnovarsi, proliferare, differenziarsi in diversi tipi di cellule mature e ricostituire tessuti irreparabilmente danneggiati; nel midollo osseo, nel sangue che circola nell'organismo e nel sangue presente nel cordone ombelicale sono presenti cellule staminali emopoietiche - cellule che danno vita alle cellule del sangue - e quindi, dicendolo in maniera grossolana, possiamo ricreare il sangue se ne avessimo bisogno.
Come il trapianto di midollo osseo, il sangue di cordone ombelicale viene utilizzato in patologie potenzialmente curabili con il trapianto emopoietico, malattie tumorali come leucemie, linfomi e non tumorali come gravi forme di anemie, ad esempio la talassemia e l'aplasia midollare, e, ancora, deficit immunitari ed errori congeniti del metabolismo cellulare (deficit enzimatici).
Il sangue di cordone ombelicale viene donato in base a criteri di idoneità molto restrittivi per evitare la trasmissione di eventuali malattie al ricevente, generalmente di tipo genetico e/o infettivologico; il personale medico e ostretico valuterà l'idoneità alla donazione mediante un colloquio assolutamente riservato per valutare eventuali condizioni patologiche e/o comportamentali di non idoneità.
La raccolta del sangue di cordone ombelicale è tacnicamente semplice e assolutamente indolore, sicura e non invasiva né per la mamma, né per il neonato.
Non sono mai stati registrati incidenti né per la madre né per il neonato durante una raccolta.
Informati anche tu presso il Centro trasfusionale dell'Ospedale di Jesi o chiamando lo 0731534237 (dalle 9.00 alle 13.00).
L'AVIS regionale Marche ringrazia Giovanna Trillini (socia AVIS), campionessa nella scherma e campionessa nella vita, che ha voluto donare il sangue di cordone ombellicale del suo secondogenito e soprattutto ha voluto affiancare l'AVIS marchigiana nella diffusione della cultura della donazione e della sensibilità.
La campionessa invita tutte le future mamme a fare un gesto di alta umanità donando il sangue da cordone ombellicale che normalmente viene mandato all'incenerimento e che invece può essere un tesoro di vita.
Diploma con benemerenza in rame
Dopo 3 anni di iscrizione all'AVIS e la effettuazione di almeno 6 donazioni , oppure al compimento di 8 donazioni
Diploma con benemerenza in argento
Dopo 5 anni di iscrizione all'AVIS e la effettuazione di almeno 12 donazioni , oppure al compimento di 16 donazioni
Diploma con benemerenza in argento
Dopo 10 anni di iscrizione all'AVIS e la effettuazione di almeno 24 donazioni , oppure al compimento di 36 donazioni
Diploma con benemerenza in oro
Dopo 20 anni di iscrizione all'AVIS e la effettuazione di almeno 40 donazioni , oppure al compimento di 50 donazioni
Diploma con benemerenza in oro con rubino
Dopo 30 anni di iscrizione all'AVIS e la effettuazione di almeno 60 donazioni , oppure al compimento di 75 donazioni
Diploma con benemerenza in oro con smeraldo
Dopo 40 anni di iscrizione all'AVIS e la effettuazione di almeno 80 donazioni , oppure al compimento di 100 donazioni
Diploma con benemerenza in oro con diamante
Esclusivamente per quei donatori che cessano l'attività donazionale per raggiunti limiti di età (65 anni) o per motivi di salute, e che abbiano effettuato almeno 120 donazioni.